Pubblicato su politicadomani Num 92-93 - Giugno/Luglio 2009

Parlano gli autori
Chiaiano. Emergenza ambientale e democratica

di Emilia Santoro e Ettore Latteri

Giornalisti, residenti, impegnati a difendere il territorio per sé e per i propri figli con le armi della conoscenza, gli autori del dossier parlano dell'idea e delle tappe che ne hanno guidato la stesura

Dal novembre 2008 cominciammo ad archiviare le informazioni dai quotidiani, quelle degli esperti e degli studiosi. Ma è dal 23 maggio che l'attività di questa sorta di laboratorio aveva cominciato a funzionare 24 ore su 24. Era necessario raccogliere le informazioni frammentarie per ricomporle nel quadro complessivo della crisi dei rifiuti, per dissiparne le ombre. Ma soprattutto bisognava andare oltre l'accumularsi dei sacchetti di rifiuti per le strade che come mostri avevano il compito di alimentare la paura e la confusione, distraendo dalle gravi cause dell'avvenimento.
La seconda motivazione che ci spinse a scrivere il dossier fu la necessità di risposte all'attacco mediatico. Per esempio, i giornalisti continuavano ad ossessionarci sempre con la stessa domanda: qual è l'alternativa a discariche ed inceneritori? Ci elessero al ruolo di esperti. È un percorso obbligato: riduzione della produzione dei rifiuti; massimizzazione della valorizzazione merceologica da attuarsi con la Raccolta Differenziata; recupero della materia... In quel periodo lo descrivevamo come alternativa. Ma in seguito capimmo che non ci sono alternative al ciclo integrato dei rifiuti.
Elaborammo due articoli che costituiscono una sorta di prologo al dossier sulla situazione di quel momento, e che fanno emergere l'importanza del dissenso popolare verso l'emanazione del DL 90 e verso le dichiarazioni confuse e non competenti dei rappresentanti delle istituzioni. Un'idea di fondo ci ha sempre guidati ed è quella che gli interessi economici non possono essere anteposti alla salute delle persone.
Partendo dalla Costituzione, per l'ennesima volta disattesa, fino alla storia delle emergenze dal 1994 ad oggi, è possibile capire quest'invenzione politica. Se un'emergenza dura da diciotto anni, …allora proprio "emergenza" non è. Si può ricorrere a tale espressione quando si viene sorpresi da un evento improvviso, inaspettato, imprevedibile. Come un terremoto, un attentato terroristico. O come una megadiscarica da 700mila tonnellate nel bel mezzo di un'area abitata da centinaia di migliaia di persone. Il disastro rifiuti, al contrario, è cresciuto nel tempo, alimentato dal groviglio di interessi politici, imprenditoriali e finanziari…
Analizzammo gli aspetti giuridico-politici e tecnico-scientifici degli esperti, relativi alla discarica di Chiaiano, che ne dimostrano l'illegalità e lasciano aperti diversi interrogativi rispetto alla militarizzazione e la secretazione della vasta area recintata inclusa nel Parco delle Colline di Napoli. Le domande riguardano l'impiego spropositato di forze militari a Chiaiano e l'ultimo atto del Governo uscente di Romano Prodi che estese il segreto di Stato sull'individuazione del sito unico di stoccaggio delle scorie nucleari. Il provvedimento è entrato in vigore dallo scorso 1° maggio 2008 nel silenzio quasi completo dei mass media italiani. Se pensiamo alle numerosissime cave presenti, 53 solo nella Selva di Chiaiano… Bisogna preservare dallo scempio l'unico polmone verde della città. Quel continuum dell'agrocampano. E non si concede fiducia perché malaffare e collusione politica hanno messo in ginocchio la Campania: discariche che crollano, muri di contenimento lesionati che lasciano fuoriuscire il percolato nelle campagne coltivate. I veleni, compreso l'amianto, girano per la nostra regione senza che vi siano impianti industriali dove smaltirli correttamente. Lo sversamento di rifiuti velenosi in discariche legali e illegali provenienti dalle industrie anche del nord Italia e che si servono della camorra per smaltire a basso costo, continua.
I dati dell'Osservatorio Mondiale della Sanità ci evidenziano preoccupazione per la stretta corrispondenza tra salute e vicinanza di discariche e inceneritori, e nel dossier dedichiamo anche a Pianura molta attenzione. Se poi si pensa ai rifiuti tossici che per anni i camorristi hanno smaltito per conto di industrie di tutt'Italia in gran parte della Campania… vengono i brividi (dalle inchieste in corso stanno venendo fuori i nomi di tante ditte delle province di Bologna, Brindisi, Cosenza, Milano, Novara, Padova, Pavia, Reggio Calabria, Roma, Torino...).
Il sentimento originario di questo lavoro è attraversato sempre e comunque dalla difesa della dignità di ogni singola persona e ci siamo riferiti al pensiero di Francesco Saverio Nitti: "Niente è più dannoso che in nome di una falsa scienza stabilire cause d'inferiorità che non esistono. Le attuali differenze tra il Nord ed il Sud non hanno alcun carattere di fatalità e di necessità, esse sono l'effetto di parecchie cause, fra cui principali il regime finanziario… che sono stati di grande vantaggio per il Nord e di grave danno per il Sud...".
Il dossier Chiaiano. Emergenza ambientale e democratica è in continuo aggiornamento ed è di facile reperibilità su internet. Oltre che, chiaramente, su www.chiaiaNOdiscarica.it.

 

Homepage

 

   
Num 92-93 Giugno/Luglio 2009 | politicadomani.it